Esordienti: Mister Mattia Vanni tra pensieri, parole, risultati e tanto entusiasmo

Enthusiasm first! Al suo primo incarico da responsabile tecnico di prima linea – dopo aver accumulato la giusta dose di esperienza e la necessaria sapienza tecnico-tattica in una sorta di “processo osmotico” dal padre Angelo, allenatore dei Giovani Vittorio Veneto – coach Mattia Vanni si sta disimpegnando con ottimi risultati da ogni punto di vista alla guida delle Esordienti, le più piccole tra le tesserate della grande famiglia rossoblù del Permac Vittorio Veneto.

Dopo un buonissimo girone d’andata – ricco di progressi e di bel gioco e incorniciato dalle vittorie in campionato contro Tarzo Revine Lago e Follinese – a cui è seguito lo splendido quarto posto finale al prestigioso Torneo “Stella Stellina” di inizio anno a Vicenza, le Mafaldine rossoblù si sono riprese il proscenio nella seconda parte di stagione offrendo nuove prestazioni perlopiù brillanti contro i maschietti pari età delle formazioni provinciali inserite nel Girone Unico del campionato Esordienti. A poche ore dalla nuova sfida di regular season in trasferta a Follina, sentiamo le impressioni e i commenti di Mister Vanni sul cammino sin qui intrapreso con i propri virgulti calcistici, nonché gli stimoli e gli obiettivi in essere da qui alla conclusione di questa intensa, speciale e vibrante stagione calcistica.

Il quarto impegno del girone del ritorno è alle porte: cosa ti ha soddisfatto e cosa meno in queste prime uscite di campionato dopo la pausa invernale?

Le prime due partite della seconda parte di stagione mi hanno lasciato molto soddisfatto, perché le ragazze hanno dimostrato di essere migliorate sia come giocatrici che come gruppo. Hanno dimostrato, anche in mancanza di alcuni elementi cardine della squadra, di saper rimanere unite e concentrate nel lottare tutte insieme verso un obiettivo. Nella terza partita, il derby per antonomasia con il Salsa, la squadra ha avuto un calo difensivo e la partita, sia dal punto di vista del risultato che sotto il profilo tecnico, non ha offerto spunti particolarmente memorabili. Da parte mia, sono sicuro che nei prossimi impegni saranno, e saremo, in grado di ritrovare ed intraprendere nuovamente la giusta via per crescere tutti insieme come squadra.

Com’è cambiata la squadra a tua disposizione da inizio stagione sino a questo punto del campionato? 

Rispetto ad inizio anno abbiamo avuto un numero maggiore di giocatrici che si sono aggregate in pianta stabile al nostro gruppo. Certamente, dal punto di vista tecnico la squadra è cresciuta molto, tutte le ragazze sono migliorate visibilmente imparando anche, semplicemente, ad impostare un’azione di gioco e implementando la tecnica fondamentale di base. Oltre alle dinamiche calcistiche, è andato rodandosi il meccanismo  “gruppo-squadra” dentro e fuori dal campo: le ragazze hanno imparato ad essere unite e ad aiutare, in ogni momento, le compagne, soprattutto quelle più in difficoltà.

Cosa pensi della tua esperienza in questi primi mesi al Permac come allenatore delle più piccole?

Questi primi mesi da allenatore al Permac sono stati positivi soprattutto perché le ragazze mi hanno dato moltissime soddisfazioni. Sono stato fortunato perché ho trovato in Paolo Simonaggio, il mister delle Allieve, una spalla da cui ricevere consigli e un allenatore con le mie stesse idee dal punto di vista tecnico-tattico ed educativo. Allenando delle giocatrici che, in molti casi, si destreggiano tra Allieve e Esordienti, con Paolo si è creato oltre al rapporto calcistico, anche un rapporto di amicizia, fiducia e stima reciproca.

Quali sono i tuoi obiettivi da qui a fine stagione, a livello sia personale che di squadra?

Il mio obiettivo personale sicuramente è quello di essere un buon leader per le mie ragazze e migliorare giorno per giorno nel trasmettere la mia passione per questo bellissimo sport. Citando mister Zdenek Zeman: “Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant’anni, all’aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire.” Il mio obiettivo di squadra invece è far crescere le ragazze più piccole e mantenere l’unità di questa squadra, perché secondo me tutte hanno un gran potenziale e possono diventare il futuro di questa bellissima società, che fa del Settore Giovanile meritatamente uno dei propri fiori all’occhiello assoluti.

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