1° Giornata: Brixen – Vittorio Veneto

Brixen 2 - 1 Vittorio Veneto
11 Ott 2020 - 15:30Stadio Comunale "Jugendhort - Klaus Seebacher" - Bressanone (BZ)

“STURM UND CRASH”: UN CORAGGIOSO PERMAC CEDE DI MISURA ALL’ESORDIO IN CAMPIONATO

No time for first-timers. È Bressanone, cornice bucolica e tutt’altro che climaticamente temperata, in pieno miocardio altoatesino, il primo teatro di posa ufficiale per le nuove Tose di mister Massimo Zoni nel Girone B del Campionato diSerie C versione 2020-2021. Dopo i beta test nel raggruppamento eliminatorio di Coppa Italia, per la compagine rossoblù è il momento tanto atteso di tornare a dialogare con le dinamiche di una competizione nazionale ad ampio respiro, nella quale esprimere appieno il nuovo spirito alla base della “rifondazione” in casa Permac: mixare con pazienza l’esperienza delle senatrici alla fame della “meglio gioventù” importata dalla cantera, per costruire nel lungo termine un cocktail degno delle esigenti papille gustative degli aficionados nella Città della Vittoria.

Difficile però, al momento, allestire la migliore ricetta con una mistery box permeata da copiose dosi di mala suerte in zona infermeria. Senza le lungodegenti Tomasi, Mantoani, Bigaran e Canzi, e con la sfortunata new entry Molinaro a sua volta ai box fresca di stampelle, mister Zoni inaugura un 4-5-1 che profuma di necessità virtù, tenuto peraltro conto della panchina cortissima in cui la “veterana” – in termini puramente anagrafici – è la classe ’99 Deborah Zilli. Davanti alla guardiana del faro Alice Bonassi spicca il solito profluvio di “Carlotte”, ma questa volta è Gava a fare coppia al centro con Martinis, liberando l’out di destra a Luna Da Ros – all’esordio dal 1′, dopo gli 85′ in terra portogruarese – con Monica Furlan intoccabile sul fronte opposto. Nelle dense zone centrali del campo, accanto alla “preside” (e capitano) Laura Tommasella agisce il duo Carlotta Modolo-Gaia Sovilla, con Ilaria Mella “di corsa e di garra” sulla fascia mancina ed Elena Govetto nell’inedito ruolo di esterno alto nella zona speculare. Come terminale offensivo non può mancare la coriacea top scorer rossoblù in maglia numero 17 Giulia Trevisiol.

La contesa profuma di opulenta vivacità sul campo sin dalle primissime battute, con le Tose a cercare immediata familiarità nel controllo della sfera e nella costruzione di azioni interessanti, e le padrone di casa pronte a tentare il contropiede con ficcanti inserimenti lungo le zone più esterne del proprio fronte offensivo. La prima vera occasione, a scaldare i taccuini nel freddo pomeriggio della Valle Isarco, è di marca rossoblù al minuto 8 grazie ad una precisa combinazione sull’asse Trevisiol-Mella: palla filtrante del Tanque per la biondissima numero 6 pordenonese e diagonale da sinistra murato dai guantoni dell’estremo difensore altoatesino Graus. Il Brixen preme in verticale con grande foga ma poco costrutto, mentre al Permac basta una velenosissima palla da fermo per shakerare all’11‘ il punteggio domenicale: la prima rete del nuovo campionato porta proprio la firma di Ilaria Mella, autrice di una punizione“maledetta” dall’out di sinistra capace di creare grande entropia davanti a Graus, per poi spegnersi nell’angolino basso alla sinistra del (tutt’altro che incolpevole) Torhüter casalingo. Il vantaggio è un vero push up per il morale delle Tose e cinque giri di lancette dopo, da un rilancio di Bonassi smorzato di testa da Ladstaetter, nasce un’occasionissima per Trevisiol, fermata in uscita da una Graus questa volta decisamente più sul pezzo al limite della propria area di competenza. Sul fronte opposto i brividi per Bonassi arrivano quasi per caso, con il palo scheggiato di tacco da Stockner su una palla vagante in area piccola dopo un errore alla conclusione della stessa numero 9 del Brixen, disturbata con profitto da Da Ros. Il Permac non sta certo a guardare e, anzi, sfiora il punto del 2-0 al 36′ con la perentoria incornata di Govetto a centro area su pennellata di capitan Tommasella da calcio da fermo: Graus è provvidenziale nel disinnescare la sfera, alzandola con la punta della dita oltre il montante della propria garitta. L’ultimo squillo della prima frazione è invece delle padrone di casa, con una bella incursione di Kiem sulla sinistra dall’esito però ancora una volta “poco pulito”: nell’effetto larsen della somma di deviazioni in area piccola ci pensa Martinis a salvare tutto, allontanando la sfera in semirovesciata a pochi passi dalla linea e preservando il vantaggio rossoblù all’intervallo.

In cerca di maggior incisività sul fronte offensivo, il trainer altoatesino Castellaneta spedisce subito in campo ad inizio ripresa Maloku e Reiner in luogo di Barbacovi e Kerschdorfer. A rendersi pericolosissime, alla prima interurbana nei secondi 45′, sono però nuovamente le Tose, con Govetto – imbeccata dalla consueta, illuminante visione di gioco di capitan Tommasella – imprecisa nel tocco sotto sull’uscita di Graus, con pallone a centimetri dalla base del palo alla destra del portiere di casa. Tempo un paio di minuti e si rinnova il duello tra la numero 9 rossoblù e l’estremo difensore sudtirolese, questa volta parte attivissima nel dire di Nein alla staffilata a incrociare della mezzapunta friulana, imbeccata da un ottimo suggerimento in verticale di Mella. L’ambata di occasionissime fallite sul fronte vittoriese non può che risvegliare l’antico, ma purtroppo sempre sentenzioso, karma calcistico per definizione. Il pari del Brixen, al minuto 56, si materializza su azione di corner da destra eseguito da Stockner, su cui è abile la neo-entrata Maloku ad anticipare Gava e freddare Bonassi da pochissimi passi. L’1-1 riaccende, come per incanto, gli ardori della compagine altoatesina, che 8 giri di lancette dopo, pesca addirittura il jolly del sorpasso, ancora con la spietata Maloku, pragmatica nel vincere il duello fisico con Da Ros e trafiggere in diagonale l’incolpevole Bonassi disperatamente protesa in tuffo sulla propria sinistra. Il ferale uno-due delle padrone di casa stordisce le ragazze di mister Zoni, che faticano a realizzare di ritrovarsi sotto nel punteggio dopo un match largamente ben gestito. L’occasione di ridare linfa alle speranze rossoblù sopraggiunge, quasi a sorpresa, al minuto 74 quando Ladstaetter prima abbatte Trevisiol nella lunetta appena fuori area e poi, ingenuamente, si fa espellere dall’arbitro Dancelli per un applauso sarcastico decisamente di troppo. Che non sia davvero giornata per le Tose lo dimostra però l’esecuzione di capitan “Tomma”, fin troppo precisa nello stamparsi con attitudine elvetica all’incrocio dei pali della porta di Graus. Nonostante la superiorità numerica, il Permac – complice la stanchezza, abbinata alla concreta mancanza di alternativa tecnico-tattiche a disposizione – fatica a spingersi in avanti alla ricerca almeno del punto del pari. Anzi, in pieno recupero ci vuole una super Alice Bonassi – capace di neutralizzare il rigore di Bielak, comandato per fallo dello stesso estremo difensore rossoblù su Abler – per evitare un passivo ancora più ingiusto ai danni della formazione vittoriese.

Finisce dunque senza punti, ma con tanti rimpianti, la premiére stagionale rossoblù in Serie C. Tempo di smaltire velocemente la rabbia per il punteggio avverso e di ripartire con veemenza dalle ottime note di gioco espresse sul campo, che già si avvicina per la truppa di mister Zoni l’esordio interno di domenica prossima – ancora, eccezionalmente, a Colle Umberto – contro la formazione trentina dell’Isera. “Rome wasn’t built in a day”, figuriamoci un grande sogno che merita tempo e pazienza per tornare a far brillare il rossoblù più sgargiante nel pantone della realtà.

BRIXEN – VITTORIO VENETO 2-1 (11’ Mella, 56’ Maloku, 63’ Maloku)

BRIXEN: Graus, Barbacovi (46’ Maloku), Dorfmann, Kiem, Ladstaetter, Oberhuber, Kerschdorfer (46’ Reiner), Santin, Stockner (70’ Messner), Bielak, Abler. (Holzer, Treibenrief, Anranter). 
All: Castellaneta

VITTORIO VENETO: Bonassi, Da Ros, Furlan, Tommasella, Martinis, Gava, Modolo, Sovilla, Trevisiol, Govetto, Mella (86’ Zilli). (Da Ronch, Fattorel, Gallina, Celante). 
All: Zoni

Arbitro: Dancelli di Brescia

Ammonite: Stockner, Abler
Espulsa: 74’ Ladstaetter