Speciale Cantera: intervista a Luna Da Ros

Tutto nasce 9 anni fa, proprio tra le fila delle piccole del Vittorio Veneto, grazie alla passione per il Milan e al divertimento nelle partitelle con i compagni di classe durante la ricreazione. L’amore per il gioco “duro” e i contrasti ha portato la diciottenne Luna Da Ros a diventare centrale di difesa o, come dice lei, a “fare il faldin”. Ma all’inzio non era proprio così…andiamo a scoprire com’è andata.

Come mai hai deciso di giocare proprio a calcio? C’è mai stato qualcuno che ti ha detto che non avresti dovuto scegliere questo sport?
Tutto è nato dal mio amore per il Milan, che ho sempre seguito. Ho deciso di giocare a calcio per tanti motivi: mi piace stare all’aperto, anche tra il fango a volte, mi piace il gioco fisico e duro (adoro i contrasti), e mi divertivo tanto a giocare in ricreazione a scuola con i miei compagni di classe. Nonostante molti mi abbiano detto che è uno sport “da maschi” che “ti fa venire le gambe grosse”, io ho sempre seguito la mia strada, perchè il calcio mi fa stare bene!

Quest’anno ci sono stati tanti nuovi arrivi: come ti trovi con le tue compagne di squadra, nuove e vecchie?
Con le compagne mi trovo bene; le nuove si sono integrate nel migliore dei modi e quest’anno c’è più gruppo, dato che c’è anche più presenza agli allenamenti rispetto all’anno scorso. Tirando le somme quindi direi proprio bene, anche se non sono tanto brave a cantare!
E Mister Tomma, come ti trovi con lei?
La mister è brava, simpatica e disponibile e si vede che ha molta esperienza. L’unica pecca è che è juventina, ma va bene dai.

Raccontaci un po’ il tuo ruolo: ti è sempre piaciuto stare in difesa oppure è stata una scelta obbligata?
In realtà ho sempre trovato più fascinosi i ruoli più offensivi e ho iniziato da lì, ma per esigenze tecniche e tattiche mi hanno messo in difesa a fare “il faldin”. Con il tempo ho iniziato ad apprezzare il ruolo, soprattutto guardando Thiago Silva ai tempi del Milan.

C’è un ricordo particolare legato al Vittorio Veneto che ti va di condividere con noi?
Personalmente ho sempre adorato i tornei, come “Stella Stellina”: in particolare ricordo con emozione l’anno in cui siamo arrivate terze raggiungendo la finale e perdendo solo contro uno spettacolare Verona e un Venezia ancor più forte! E’ stato bello perchè inaspettato: avevamo una grande squadra e un grande gruppo, anche con i prestiti che erano venuti a giocare con noi.

Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione?
Per me l’importante è la squadra, quindi l’obbiettivo più grande che possiamo raggiungere e che mi piacerebbe di più sarebbe proprio la vittoria del campionato.

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