Morosin, la piovra della mediana

Il DS Bolzan pesca di nuovo dalla formazione trevigiana del Trevignano, dopo la rinuncia alla partecipazione al prossimo campionato di serie B da parte della società biancoblu.

Giada Morosin, nata a Bassano del Grappa, classe ’98, pur non avendo ancora minuti giocati nella massima serie, ha già molta esperienza a livello Internazionale. Cuore, determinazione e passione, così si descrive, un vero mastino della retroguardia. È stata sempre utilizzata come centrale difensivo, lei però aspira di più al ruolo di mediano. Le sue caratteristiche si avvicinano molto al suo grande mito: Javer Zanetti.

La sua esperienza più positiva ed entusiasmante è stata quella in Nazionale under-17, alle qualificazioni Europee del 2013, insieme ai due neo-acquisti Mella e Perin. “È un emozione che non si può spiegare. Davvero un miscuglio di emozioni forti e indimenticabili. Non scorderò mai il primo inno che ho cantato da titolare contro le francesi.” Quel campionato europeo è finito con il terzo posto per le azzurrine.

La sua passione è nata grazie al fratello maggiore: “Lo seguivo ovunque quindi un po’ alla volta grazie a lui e a mio papà mi sono avvicinata al calcio.” Ora, con una parola, il calcio lo definisce:“Un amico. Non penso riuscirei a vivere senza, in campo mi sento a mio agio e giocare mi rende molto felice.”

Studia al liceo delle scienze umane di Montebelluna, nel suo tempo libero adora uscire con gli amici, leggere, guardare film e ascoltare musica.

La situazione del calcio femminile in Italia non è delle più rosee, cosa ne pensi? Ti sei mai sentita discriminata nel mondo dello sport?
Penso che il calcio femminile sia molto sottovalutato e che possa dare molto di più se gli venisse data la possibilità. Spesso mi sono sentita prendere in giro perché purtroppo esiste ancora il pregiudizio che il calcio sia uno sport per ragazzi, ma penso sia una convinzione da perdenti. Il calcio è anche donna.

Lo scorso anno a Trevignano, ci descrivi la tua stagione?
A Trevignano ho giocato per due anni e sono stati davvero speciali. Ho trovato un ambiente fantastico sia grazie ai dirigenti che alle compagne. Ho imparato molto, lo porterò nel mio cuore.

Il posticipo serale della scorsa stagione tra Vittorio Veneto e Trevignano, con un Barison pieno (600 gli spettatori), ce lo puoi descrivere a parole tue?
È stata un’emozione davvero grande vedere tutte quelle persone che facevano il tifo e si divertivano a guardare delle semplici ragazze che giocavano a pallone. Dovrebbe esserci sempre quella quantità di spettatori. Poi la partita è stata emozionante e bella fino alla fine.

Hai seguito da vicino le ragazze vittoriesi visto ci hai pure giocato contro e festeggiato a fine gara insieme come ti è parso lo scorso campionato, cosa avevano in più di voi?
Penso avessero molta più esperienza di noi e sapessero come affrontare le difficoltà con maturità. Inoltre avevano una squadra molto forte.

Ora qui a Vittorio Veneto si è ricreata la difesa azzurra under-17 del 2013 (Morosin, Perin, Mella) che portò le azzurrine al terzo posto in Europa.
Sì, sono molto contenta di giocare nuovamente con loro, credo siano davvero forti e in gamba.

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Conosci oltre alle tue compagne di reparto (Mella e Perin) anche la centrocampista Barzan, per te dunque non ci saranno problemi di inserimento nel gruppo.
Sì, ho giocato lo scorso anno con Barzan e sono felice di essere venuta a Vittorio Veneto insieme a lei. Comunque il vecchio gruppo è molto accogliente, non penso avrò problemi di inserimento.

Pur avendo molta esperienza europea non hai mai giocato in serie A, cosa ti aspetti di trovare in questo campionato?
Mi aspetto molte calciatrici forti da cui imparare molto. Farò del mio meglio.

Come mai hai scelto Vittorio Veneto? Cosa e/o chi ti ha convinto?
Ho seguito il consiglio del DS Marco Partata (Trevignano) che mi ha aiutato in questa scelta. Avevo comunque già conosciuto la squadra, giocandoci contro, quindi sapevo che l’ambiente era bello e adatto a me.

Come ti sembra il mister?
Mi sembra molto in gamba e severo quando serve. Sono convinta mi insegnerà molto.

Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?
Dare il meglio e cercare di ritagliarmi degli spazi.

Un pronostico per questa storica stagione rossoblu?
Sono convinta sarà un ottima stagione, faremo sicuramente bene.

Infine il benvenuto del DS Bolzan:”Non me ne vogliano tutte le altre neo-arrivate, ma Giada era uno dei miei obiettivi principali fin da quando l’ho vista giocare la prima volta. Gli ottimi rapporti con staff e società del Trevignano, non mi hanno mai permesso di approfondire il sogno di portarla a Vittorio. L’amicizia e l’aiuto di Marco Partata mi ha permesso, ora, di conoscerla meglio, di sottoporle il nostro progetto, che l’ha subito entusiasmata. Il suo assenso (nonostante le molteplici richieste da diverse squadre del triveneto) ci ha riempito di gioia proprio per le sue qualità tecniche e soprattutto per il suo meraviglioso profilo umano. È anche lei nell’orbita delle nazionali giovanili. Difensore giovanissimo (‘98), ma già con spiccate qualità da leader della retroguardia che non ha nessun timore a farsi sentire in campo, se necessario. Tatticamente molto brava. Umile e vogliosa di misurarsi con compagne ed avversarie più esperte e di apprendere tutti i segreti del mestiere dalle sue nuove colleghe di reparto come Casagrande, Piai e Virgili. Benvenuta Giada.”

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