Adriana De Martin, la mafaldina d’oro 2015-2016

È passata una settimana dall’ultima puntata speciale di Tose nel Pallone – #GrazieTose, andata in onda su La Tenda TV e oggi siamo qui a fare il nostro approfondimento. Per rivedere la puntata, per chi se la fosse, sbadatamente, persa basta accedere al sito internet dell’emittente vittoriese – www.latendatv.itoppure cliccando qui.

Un concentrato di emozioni, un’ora e mezza di ricordi mischiati con il futuro imminente e la gioia per i media partner di aver partecipato al fianco delle mafalde rossoblu in quest’anno straordinario; questo, in brevissimo, il succo dolce della puntata.

All’interno una visita inaspettata, dal sapore europeo, come quella del vice allenatore dello Swansea, Diego Bortoluzzi, vittoriese DOC, e il bomber della medesima squadra gallese, Alberto Paloschi. Quest’ultimo ha premiato la mafaldina d’oro, premio che, da due anni, è in palio a fine stagione alla Tosa che ha caratterizzato la stagione con eccellenti prestazioni.

La mafaldina d’oro quest’anno è stata consegnata alla bomber ADM16 Adriana De Martin, detta anche la Paloschina, soprannome che deriva proprio dal centravanti d’oltremanica, per le sue simili caratteristiche tecniche. Oltre la mafaldina, Alberto, ha voluto anche premiare la bomber vittoriese donandole una propria maglietta. Non è la prima volta che i due si trovano e si scambiano le rispettive magliette, infatti esattamente un anno fa è stata Adriana a portare, durante il ritiro a Verona (Paloschi era in forza al Chievo Verona), ad Alberto la propria maglia con il numero 10, dopo la straordinaria stagione conclusa con la promozione in A della Permac Vittorio Veneto.

Ma andiamo a vedere alcuni dati di questa ragazza classe ’92, bandiera rossoblu: è al Permac Vittorio Veneto dal lontano 2004 e ha collezionato, dal 2007, 140 presenze condite da 46 gol. Quest’anno non si è assentata mai, 22 su 22 le partite giocate, 1916 minuti giocati e due gol messi a segno. La più presente di tutto il gruppo rossoblu, l’unica ad essere scesa in campo in tutte le gare in programma e a sfornare un minutaggio da stacanovista.

#Dicono di lei……
Mafalda d’oro 2015/16

Ho voluto raccogliere alcune testimonianze, significative e di spessore (a parte la mia) che racchiudono perfettamente lo spessore umano e sportivo di Bomber Adriana De Martin …

Beh! Che dire della Adri … Tanta roba!
La figlia che tutta le madri, la moglie che tutti i mariti e la mamma che tutti i figli vorrebbero avere.
Anche in un contesto come questo, un po’ blasfemo da paragonare con i veri obiettivi della vita di una donna, Adri rappresenta comunque la perfezione: la compagna ideale che ogni giocatrice vorrebbe avere in squadra, e l’atleta che ogni tecnico vorrebbe sempre allenare.
Mai premio fu così meritato, come questo. Al di là della stagione calcistica perfetta, Adri rappresenta intensamente, genuinamente tutti i valori umani e sportivi, di sacrificio, abnegazione e attaccamento viscerale a qualcosa di magico come la maglia rossoblu del Vittorio Veneto e di tutto quello che rappresenta.
Non per niente è sempre stata, ed è, una delle figlie predilette del Baffo.
Grazie Adri.

– Giovanni Bolzan (DG) –

Mi piace quando si abbassa a ricevere palla, la difende e apre il gioco o manda gli esterni per poi ributtarsi in area. Ha giocate da numero 10 perché oltre alla gamba ha anche testa!
Ha solo un difetto. Ha un viso così dolce che forse, non potrà mai spaventare nessun difensore. I duelli li deve vincere, quindi con la sua grande qualità.

– (Diego Bortoluzzi – allenatore, Swansea City Football Club) –

La prima volta che ho visto giocare la Paloschina, ha messo giù di piatto un rinvio del portiere, si è difesa dall’avversaria a braccia aperte e ha scaricato la palla alla compagna più vicina… di partite ne ho viste tante ma non vedevo un numero così da almeno dieci anni (Sandrino Toffoli) e da quel momento ho capito che la tecnica di cui è dotata lei e tante altre sue compagne è di gran lunga superiore a quella di tanti maschietti che si atteggiano da fenomeni se giocano in prima categoria ma a malapena riescono a fermare da vicino un passaggio rasoterra a gioco fermo.
Generosa tanto nella corsa quanto nei sorrisi, le sue gote arrossiscono non appena la temperatura esterna supera dieci gradi e soprattutto quando incontra Alberto Paloschi … Il suo stare in campo è testa, cuore, anima: in tribuna arriva chiaro e forte. Viva la Paloschina! Viva le Tose! Viva, sempre viva!!!

– Sergio Costantini (supporter … e tanto altro) –

Adriana ricopre un ruolo che non è per niente facile: Spesso si pensa che un attaccante abbia soltanto il compito di mettere quel benedetto pallone in rete. Adriana invece è quel giocatore che tiene palla, si gira, fa buoni assists, prende fallo quando serve, anche solo per far respirare qualche secondo le sue compagne.
Ritengo che questo premio non sia solo un riconoscimento per il suo rendimento calcistico, ma anche per la dedizione e l’impegno dimostrato verso la squadra. Adriana è una persona, in campo e fuori, che si presta a fare sempre qualcosa in più per gli altri. Nonostante l’esito del campionato, è giusto valorizzare chi si è distinto anche per il proprio valore umano.
Felice di passare a te il testimone Adry!!

– Viola Cutifani (10 – Regista e poeta – Calcio Femminile Vittorio Veneto – vincitrice Mafalda d’oro 2014/15) –

Giovanni Bolzan

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