Canzi: “Il gruppo è solido e vivo, con unità di intenti possiamo invertire la rotta al meglio”

High Fight. A metà tra un presente scintillante e un futuro carico di promesse, la meglio gioventù rossoblù continua a collezionare prestazioni degne di nota, figlie di una crescita costante percepibile allenamento dopo allenamento e minutaggio su minutaggio. Un progresso tangibile, naturale eredità del costante interscambio in stile tacchetti comunicanti tra le senatrici di casa Permac e le giovani pepite on the road per la definitiva consacrazione con la gloriosa divisa della Prima Squadra di casa Permac.

Tra le più coriacee protagoniste dello spogliatoio rossoblù, a caccia di una mattonella sotto il sole nella lavagna tattica stretta tra le falangi di mister Massimo Zoni, spicca la punta pordenonese classe 2002 Dalila Canzi. Reduce da un lungo infortunio all’acme della scorsa stagione, la Tosa in maglia numero 16 va ritagliandosi un ruolo di sempre maggior peso all’interno delle gerarchie rossoblù, preziosa risorsa a disposizione del condottiero pordenonese sulla panchina vittoriese per la lunga veleggiata verso il finale di campionato. Sentiamo proprio da Dalila le sensazioni nello spogliatoio di casa Permac a poche ore dall’intrigante e delicato match con l’Isera, valido per la quindicesima giornata (seconda di ritorno)del Girone B di Serie C.

A guardare il trittico di risultati negativi consecutivi, c’è bisogno di una pronta reazione da parte di tutto il collettivo rossoblù. A cosa è dovuto secondo te il momento di difficoltà della squadra?
Il momento di difficoltà, a parer mio, è dovuto alla nostra inesperienza. Non dobbiamo dimenticare che siamo una squadra molto giovane, per la maggior parte di noi si tratta della prima esperienza in una Prima Squadra. Di conseguenza talvolta ci è difficile affrontare le altre squadre del campionato, soprattutto quelle più esperte: alla prima distrazione veniamo punite, e questo ha massicciamente determinato l’esisto infausto degli impegni del mese di marzo.

Su quali aspetti positivi puntare invece per cercare di invertire la rotta, a partire dalla partita con l’Isera?
Siamo un gruppo molto unito e solido. Confido che questo tratto distintivo emerga già nel prossimo match e che la nostra dedizione nell’aiutarci e incitarci l’una con l’altra ci permetta di portare a casa un buon risultato e un’ottima prestazione. Penso che il nostro punto di forza sia proprio l’unità di intenti e il crederci sempre, dal primo all’ultimo istante del match.

Come ti trovi nel gruppo di quest’anno e quali sono le tue sensazioni dopo il recupero dal lungo infortunio dello scorso anno?
Come sottolineato siamo un gruppo molto unito, di conseguenza è impossibile non godere di quest’annata nel migliore modi da ogni punto di vista. L’infortunio si sta finalmente risolvendo, sto finendo di recuperare sotto il profilo muscolare e sono molto fiduciosa, perché penso di essere in un momento abbastanza positivo specialmente a livello psicologico. Sta a me mettere in difficoltà il mister, allenamento dopo allenamento, per guadagnarmi l’occasione sul campo di dimostrare ciò che posso e voglio dare per questo squadra, al di là di ogni considerazione sotto il profilo strettamente personale.

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