Tomasi: “Ripartire dal secondo tempo di Roma, la cattiveria agonistica fa la differenza”

Last but not least. Le Tose si preparano a chiudere il loro 2019 calcistico nella comfort zone rossoblù dello Stadio Paolo Barison, dimora ancora inviolata in questo primo scorcio di stagione e teatro dello scontro per palati “agonisticamente raffinati” – quasi una sorta di derby, a prescindere dalle mere leggi della geografia – contro il Cesena, già rivale nelle ultime intricate annate sportive sotto la precedente denominazione di Castelvecchio.

La compagine guidata da mister Diego Bortoluzzi è a caccia di un sorriso che, in campionato, manca da oramai oltre un mese. Le vittoriesi hanno dato prova di vitalità nei secondi 45′ della gara di domenica scorsa in terra laziale, dimostrando ancora una volta di possedere tutte le carte in regola, dal punto di vista tecnico e caratteriale, per tornare a brillare e a ritrovare prontamente quei risultati che l’avevano posta come una delle maggiori sorprese in Serie Cadetta con il dipanarsi dei primi 4 turni di campionato.

Il rilancio della Prima Squadra rossoblù passa, ovviamente, anche dalla tenuta di un reparto difensivo talvolta in sofferenza nelle ultime uscite stagionali, ma ricco di impavide certezze e di talenti cristallini di sicuro presente e luminoso avvenire come la centrale classe ’99 Giada Tomasi. Sentiamo dal difensore pordenonese in maglia numero 5 gli umori dello spogliatoio Permac a meno di 48 ore dalla sfida dell’ottavo turno di Serie B.

Il momento attraversato dalla vostra squadra non si può dire sia dei migliori, perlomeno dal punto di vista dei risultati. A cosa è dovuta in particolare, secondo te, questa congiuntura poco felice?

È vero, non stiamo attraversando un momento particolarmente positivo sotto diversi punti di vista e penso che questo sia dovuto tanto ad una serie di singoli episodi sul campo, quanto al fatto che gli impegni di lavoro costringono talvolta diverse di noi a saltare una parte degli allenamenti. Questo, a lungo andare, finisce ovviamente per incidere sulla condizione fisica complessiva, soprattutto in questa fase ricca di impegni sul campo. La voglia, nel gruppo, comunque non manca e, dal mio punto di vista, credo vada espressa maggiormente sul campo quella cattiveria agonistica che in certi momenti non sembriamo riuscire ad esibire al meglio.

Domenica al Barison vi attende l’ultimo impegno dell’anno solare contro il Cesena. Da quali aspetti positivi cercherete di ritrovare forza e convinzione per provare a tornare alla vittoria?

A Roma, contro la Lazio, dopo un primo tempo assolutamente da dimenticare siamo state in grado di esprimere una buonissima prestazione, che dimostra quanto la soluzione ai nostri problemi e alle lacune di quest’ultimo periodo non sia poi così distante. Dobbiamo ripartire proprio dal secondo tempo del match di domenica scorsa, con convinzione, efficacia e voglia di esprimere ciò che siamo realmente, senza dare fiato a certi pensieri poco produttivi che poi si trasformano in blackout sul campo.

Anche quest’anno stai dimostrando di essere una pedina fondamentale del gruppo e nello scacchiere tattico disegnato dal nuovo mister rossoblù Diego Bortoluzzi.

A livello personale rimango molto contenta di aver scelto Vittorio Veneto, perché ho trovato un ambiente con nuovi stimoli ed un gruppo che mi sta permettendo di imparare e crescere. Sicuramente il mio obiettivo è dare il 100% tanto in ogni allenamento quanto nei momenti cruciali del match. Siamo una squadra con valori importanti e obiettivi ambiziosi, e per questo pretendiamo sempre il massimo da noi stesse, come singole e nel lavoro di squadra.

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