Torresani: “Divario in classifica non casuale, ma non molleremo fino alla fine”

Reduce dal sesto posto dello scorso anno nel gruppo cadetto vinto dal Valpolicella e, in questa stagione, da un girone d’andata piuttosto tribolato e a strappi, il Trento Clarentia si prepara a scendere nella Città della Vittoria per l’impegno del 18° turno di Serie B contro le Tose. Le ragazze gialloblu guidate da coach Libero Pavan hanno assaporato domenica scorsa, per la prima volta in questo inizio di 2018, il gusto pieno dei 3 punti ponendo fine, tra le mura amiche di Mattarello, all’interessante serie di risultati positivi recenti del Riccione. Squadra giovane e dagli ampi margini di crescita, la compagine trentina vale certamente più del 13° posto che attualmente ricopre in classifica, come gioco e concretezza sottoporta: le 27 reti segnate sin qui la certificano sesto migliore attacco del girone, al pari del Brixen. Qualcosa invece va registrato sul fronte difensivo, dove viceversa peggio hanno fatto solo Pescara, Imolese e Castelnuovo.

Sentiamo da Giordana Torresani, centrocampista votata all’attacco classe ’87 alla sua seconda stagione in gialloblu, come le trentine si stanno preparando alla trasferta in veneto di questo weekend.

Un girone d’andata piuttosto altalenante e un inizio di nuovo anno con due sconfitte, prima del buon ritorno alla vittoria contro il Riccione. Come valuti il vostro percorso stagionale sin qui?

L’approccio al campionato quest’anno è stato sicuramente negativo in termini di risultati, nelle prime giornate abbiamo faticato molto ad ingranare lasciando per strada molte occasioni e altrettanti punti preziosi. Poi, dalla vittoria casalinga contro il Pordenone, abbiamo cominciato a raccogliere i frutti del nostro lavoro e la fiducia è andata crescendo, come testimoniano le 4 vittorie di fila verso fine anno. Dopo la sosta abbiamo perso due partite non giocando particolarmente bene: contro il Mozzecane abbiamo comunque lottato, consapevoli di aver di fronte una squadra forte e ricca di grandi individualità, mentre al cospetto del Brixen abbiamo gettato via un’altra occasione, non riuscendo mai ad entrare in partita. I 3 punti di domenica scorsa contro il Riccione hanno dimostrato che sicuramente siamo capaci di fare meglio.

Domenica a Vittorio Veneto affronterete una squadra smaniosa di tornare alla vittoria. Da parte vostra il ricordo dell’andata può costituire uno stimolo extra?

Gli episodi dell’andata fanno parte del passato, da parte nostra vogliamo tornare a macinare punti e migliorare la classifica il più possibile. L’inizio di stagione ci ha pesantemente, quasi fatalmente, condizionato, ma l’obiettivo come ogni domenica è cercare di fare risultato pieno, pur sapendo che il divario tra noi e il Permac non è casuale vista la forza e la qualità dell’avversario, a prescindere dagli ultimi risultati negativi. Mi aspetto una partita ostica, fisica e lottata perché, pur con motivazione e obiettivi diversi, entrambe le squadre vorranno far di tutto per portare a casa la vittoria.

Il terzo posto, che quest’anno garantisce l’ultima mattonella al sole per il prossimo anno, sembra quasi utopistico per voi. Come trovare comunque stimoli e obiettivi da qui a fine stagione?

Chiaro, se guardiamo la classifica l’obiettivo del terzo posto è pressochè irrealizzabile, ma questo non deve affatto farci tirare i remi in barca. Ogni domenica, ogni partita è da vincere per la società che ci supporta e per il nostro morale. Lo stimolo guida dev’essere, e sarà, quello di uscire dal campo sempre soddisfatte. Abbiamo ampi margini di miglioramento, la squadra ha un’ossatura giovane e ci manca un po’ d’esperienza, ma quest’anno sarà molto utile per il futuro e per la crescita di ognuna di noi a prescindere dalla categoria. Le nostre avversarie sono più forte ed esperte ma, finché la matematica non ci condannerà, è sempre e comunque d’obbligo crederci.

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