Bigaran: “Eliminare la nostra peggior versione, vogliamo riprendere a fare più punti possibili da qui a fine stagione”

Never surrender. Sempre pronta a esprimere il proprio indomito contributo sul campo quando chiamata in causa, perlopiù come prestante raccordo tra le fitte trame del centrocampo e il serrato ordito del reparto più avanzato, Sofia Bigaran si sta dimostrando molto di più di un semplice valore aggiunto in termini numerici alla rosa rossoblù, in vista dell’intenso rush finale ormai in corso della stagione di Serie C. La figlia d’arte classe 2001, alla prima stagione da senior di casa Permac, ha dovuto spesso stringere i denti contro la malasuerte sotto forma di infortuni, dimostrando uno spirito di abnegazione totale e guadagnandosi così tutto il minutaggio possibile e la massima stima da parte di mister Massimo Zoni.

Sentiamo proprio da Sofia le sensazioni e gli umori nello spogliatoio di casa Permac a poche ore dall’impegno della ventiduesima giornata (nona di ritorno) sul prestigioso terreno dello Stadio Paolo Mazza di Ferrara, contro l’Accademia SPAL.

Contro l’Unterland la squadra ha purtroppo confermato il momento tutt’altro che positivo sul piano dei risultati, denotando però nel contempo un passo indietro anche sul profilo del gioco rispetto a Trento. A cosa è dovuta secondo te questa sostanziale situazione d’impasse?
Sulla partita di domenica scorsa non c’è purtroppo molto da dire, si tratta di un grosso incidente di percorso da archiviare e dimenticare il più in fretta possibile, certamente facendone tesoro per evitare che possa ripetersi nuovamente. E dire che non eravamo neppure partite male, sotto il piano dell’approccio: ben presto abbiamo però evidenziato notevoli difficoltà nell’impostare l’azione, sbagliando troppi palloni e concedendo il fianco alle iniziative avversarie. Un vero peccato, visto che sul campo della seconda forza del campionato avevamo dimostrato di poter dire la nostra fino in fondo.

A salvezza comunque abbondantemente acquisita, vi apprestate ad affrontare una SPAL ancora in lotta per non retrocedere. Cosa ti aspetti dalla squadra e, in generale, da questo incontro?
Con la SPAL abbiamo l’occasione per riscattarci e dimostrare che non siamo la nostra peggior versione di domenica scorsa ma quella, pugnace e tenace, espressa nella maggior parte del nostro percorso stagionale. Dobbiamo entrare in campo con la giusta mentalità e la necessaria grinta. Siamo abbondantemente salve ma questo non ci basta, ci mancano cinque partite e puntiamo a fare più punti possibili per chiudere al meglio una stagione così intensa e probante.

Come ti trovi nel gruppo e come valuti, nel complesso, questo tuo primo anno in Prima Squadra, al netto dei problemi fisici che hanno purtroppo condizionato il tuo percorso stagionale?
Con la squadra mi trovo molto bene, siamo un gruppo giovane ma molto unito. Ci sono compagne con cui gioco da una vita, come Carlotta Martinis, con la quale condivido l’impegno sul campo da ben otto anni. In generale ho un ottimo rapporto con tutti, con alcuni legami particolarmente speciali che rendono quest’esperienza ancora più forte ed emozionante.

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