In viaggio con Simonaggio: la prima volta al timone di mister Paolo

A smooth sea never made a skilled sailor“. Sarà pur vero, come asseriva il presidente americano Franklin Delano Roosevelt a metà del ‘900, che i migliori marinai – quelli predestinati ad assumere posizioni di comando – sviluppano i loro talenti nelle condizioni meteomarine più estreme. Ma è altrettanto vero che, a prescindere dall’altezza delle onde, il buon skipper cresce e acquisisce il proprio bagaglio da Comandante grazie alla condivisione di esperienze accanto ed insieme ai Capitani di Fregata protagonisti di mille avventure.

Dal blu del mare al rossoblù del Centro Sportivo di Costa, per il neo timoniere-capo delle Mafaldine Paolo Simonaggio si è aperta la prima stagione da head coach dopo l’anno di collaborazione e apprendistato accanto al mitico Sergio Fattorel, il condottiero per eccellenza della storia di casa Permac. Una joint venture, quella tra il figlio dell’indimenticato “Baffo” e l’ex difensore e centrocampista con il vizio del gol di (tra le altre) Conegliano, San Polo (Serie D), Noale (Promozione) e Mestre (Prima Categoria), scoccata quasi con una benedizione dall’alto durante l’edizione 2017 dell’annuale Memorial dedicato a Franco Fattorel. Protagonista nella squadra allestita dal DS rossoblù Marco Partata, la voglia di Paolo di mettersi in gioco a carriera appena conclusa e Patentino già acquisito ha subito conquistato Sergio e tutta la dirigenza Permac, portando le Giovanissime a godere di una doppia prestigiosa guida dalla panchina con relative molteplici soddisfazioni sul campo.

Con Sergio chiamato quest’estate ad una nuova missione sportiva, ecco dunque per Paolo la première da allenatore, sempre rigorosamente con uno staff ricco di qualità ed esperienza a supporto. Sentiamo le sue prime impressioni da coach dopo i primi allenamenti rossoblù della stagione.

Quanto è stata importante per te la scorsa stagione da “esordiente” in panchina accanto ad un pezzo di storia rossoblù come Sergio Fattorel?

– Indubbiamente è stata un’esperienza molto formativa e dalla quale ho imparato molto, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita, in un continuo di scambio di pensieri e parole con Sergio. Avendo appena chiuso la carriera da calciatore non avevo ancora avuto l’occasione di allenare, pur avendo già superato il corso per il Patentino UEFA Pro B, e quando si è delineata quest’opportunità non ho avuto alcun dubbio fosse l’esperienza ideale per crescere.

Cosa ti aspetti da questa prima stagione da Mister delle Mafaldine e quali obiettivi ti sei posto?

– Il mio obiettivo principale è far sì che le ragazze possano crescere calcisticamente in primis divertendosi e mettendo passione in tutto quello che fanno. A livello tecnico ci sono ampissimi margini di miglioramento sicuramente alla portata di tutte, mentre la parte tattica a quest’età è sì importante, ma non quanto il “fare gruppo” e creare quell’amalgama utile non solo ai risultati ma anche a continuare a giocare a calcio in futuro.

In questi primi allenamenti hai avuto modo di ritrovare le ragazze che già conoscevi ed entrare in contatto con i nuovi acquisti voluti dal Responsabile delle Giovanili Matteo Fattorel.

– La maggior parte del gruppo lo conosco dalla scorsa stagione e ho avuto modo di guidarlo già alle fasi finali del torneo Rosa di Maggio. È un gruppo coeso, con voglia di fare, nel quale sicuramente le nuove si integreranno e saranno integrate al meglio. Spero mi aiutino a tirare fuori il meglio da loro stesse, di sicuro – e questa è la cosa più positiva – nessuna fa la voce grossa o vuole prevaricare le proprie compagne.

Accanto a te per questa avventura avrai un ricco Staff tra vecchi e nuovi collaboratori.

– Ritrovo Andrea Bellotto come preparatore dei portieri e potrò avvalermi della collaborazione di Mattia Vanni, sia come mio vice che come allenatore delle Esordienti. Il suo aiuto mi sarà molto prezioso, sia perchè numericamente il gruppo è ampio (una ventina di ragazze) sia perchè alcune giocatrici sotto età si alleneranno anche per noi per poi disputare le partite con le più piccole.

Dulcis in fundo, quest’anno vi attende la novità del Campionato Regionale contro sole squadre femminili e non più quello degli Allievi Provinciali contro formazioni in prevalenza maschili.

– È il motivo della nuova denominazione, da “Giovanissime ad Allieve”. Per le ragazze sarà uno stimolo in più per far bene, perchè la vittoria alla loro età non può e non deve diventare un assillo, ma ovviamente fa piacere. La scorsa stagione era davvero difficile affrontare formazioni maschili, con le quali è impossibile partire alla pari. Questa nuova sfida deve portarci a nuovi stimoli e obiettivi, sempre con la gioia di giocare a calcio al primo posto.

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